Italian Torpedo, un classico che funziona ancora

Nel 1997 il Prof. Mario Franzosi, Of Counsel di Studio, ha coniato l’espressione Italian Torpedo, entrata da allora nel linguaggio del contenzioso internazionale. La definizione identifica la strategia di avviare in via preventiva un procedimento in un Paese caratterizzato da tempi processuali molto lunghi, come l’Italia, con l’obiettivo di ostacolare o rallentare giudizi paralleli in altre giurisdizioni.

Il fenomeno spinse già negli anni ’90 all’introduzione del Regolamento Bruxelles I-bis, che obbliga il giudice adito per secondo a sospendere il procedimento, salvo l’esistenza di una clausola di competenza esclusiva. Con la Brexit, però, questo equilibrio è venuto meno: la Convenzione dell’Aja del 2005 non garantisce lo stesso livello di tutela e ha riacceso l’attenzione sulle pratiche torpedo.

Un tema che, anche alla luce di recenti casi come quello deciso dalla High Court di Londra sulla Provincia di Catanzaro, conferma l’attualità di una strategia individuata quasi trent’anni fa.

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