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E-procurement per creare innovazione: l’Italia stanzia fondi per gli appalti innovativi

Il Governo italiano ha stanziato 50 milioni di euro per il 2019 per gli appalti innovativi. Si tratta di procurement digitali in cui, in modi diversi, vengono sfruttate le tecnologie emergenti (quali intelligenza artificiale e IoT). Grazie ad esse, gli appalti innovativi possono rappresentare uno strumento utile di crescita industriale e sociale: si tratta ora di individuare i bisogni più urgenti per poi predisporre gli appositi bandi di gara. Le priorità sono: (i) consentire una migliore fruizione dell’ambiente urbano da parte dei cittadini grazie alle smart cities; e (ii) fornire servizi di sostegno e di assistenza alla persona in una società in cui l’età media della popolazione aumenta e si rende necessario semplificare i compiti della quotidianità. Una delle modalità principali in cui dovrebbero realizzarsi gli appalti innovativi consiste nel non fornire strumenti o soluzioni in sede di bando di gara ma nell’esporre una domanda di soluzioni innovative. Nel progettare gli appalti innovativi, la strada intrapresa sembra essere quella dell’apertura a un’ampia platea di potenziali fornitori di servizi, incluse le PMI. L’e-procurement rappresenta quindi un’occasione per le imprese per studiare e proporre soluzioni inedite per creare innovazione.


Articolo disponibile sulla Newsletter "Norme e Tributi" n. 132 della Camera di Commercio Italo-Germanica.