Gen-AI, i rischi e le possibili azioni di minimizzazione: la nuova bozza di guida operativa del NIST

Il National Institute of Standards and Technology individua dodici rischi principali, suscettibili di essere aggiornati con l’evolversi del panorama tecnologico. Esaminiamoli in dettaglio, fornendo alcuni esempi concreti che ne rendono più semplice la comprensione.

Ormai è evidente come l’intelligenza artificiale generativa (GEN-AI), rappresentata da modelli come ChatGPT, Dall-E e Gemini – giusto per citare soltanto alcuni dei sistemi attualmente più noti – stia rivoluzionando sempre più il modo in cui produciamo quotidianamente contenuti digitali, adattandosi a una vasta gamma di compiti specifici e in grado di automatizzare persino numerosi processi aziendali. Si pensi, ad esempio, a processi di assistenza clienti automatizzata attraverso chatbot avanzati, alla creazione di contenuti di marketing personalizzati, all’analisi o alla generazione di report o altri documenti aziendali, o ancora all’automazione delle risposte nelle campagne di e-mail marketing.

Tuttavia, al fianco di numerose e oggettive opportunità, la GEN-AI porta con sé anche numerosi, nuovi e complessi rischi che richiedono adeguata consapevolezza, un’attenta valutazione e un’altrettanta accurata gestione.

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