TMT e Data Protection

Hosting provider, nessuna responsabilità senza rielaborazione delle informazioni

L'hosting provider, disciplinato dal decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, è il soggetto che organizza l'offerta ai propri utenti dell'accesso alla rete internet e dei servizi connessi all'utilizzo della stessa. Ai sensi del predetto decreto, si distinguono tre figure di soggetti che operano nel mercato, articolate in ragione della tipologia di prestazione resa a cui corrisponde una specifica forma di responsabilità:
(i)mere conduit;
(ii)caching;
(iii)hosting.

In relazione a tale ultima attività la giurisprudenza europea distingue due figure di hosting provider:
(i)hosting provider "passivo";
(ii)hosting provider "attivo".

Con riferimento ai profili di responsabilità dell'hosting provider, il Consiglio di Stato, con la sentenza no. 3851/2021, ha chiarito che la responsabilità dello stesso va esclusa in caso di mancata manipolazione dei dati memorizzati. Tale ottica valorizza la varietà di elementi idonei a delineare la figura dell'hosting attivo, comprendente attività di filtro, selezione, indicizzazione, organizzazione, catalogazione, aggregazione, valutazione, uso, modifica, estrazione e promozione dei contenuti pubblicati dagli utenti, operati mediante una gestione imprenditoriale del servizio, o l'adozione di una tecnica di valutazione comportamentale degli utenti per aumentarne la "fidelizzazione". Si tratta di indici esemplificativi e che non devono essere tutti compresenti. Ciò che rileva è che deve trattarsi di condotte che abbiano in sostanza l'effetto di "completare" ed "arricchire" in modo non passivo la fruizione dei contenuti da parte degli utenti, il cui accertamento in concreto è rimesso al giudice.