Mega risarcimento a favore di Mediaset: Vimeo condannata a risarcire 8,5 milioni di euro per utilizzo on-line di contenuti protetti da copyright
Con sentenza del 10 gennaio 2019 la Sezione Specializzata in materia di proprietà industriale e intellettuale del Tribunale di Roma ha condannato la piattaforma di video on-line americana Vimeo a risarcire a RTI, società del Gruppo Mediaset, la somma di 8,5 milioni di Euro, per la pubblicazione e la mancata rimozione di video riproducenti programmi TV dell’emittente italiana.
Il Tribunale capitolino, in applicazione della c.d. Direttiva e-commerce e dei relativi orientamenti giurisprudenziali, ha infatti ha stabilito che Vimeo offre un servizio del tutto assimilabile a quelli di video on-demand. Essa infatti svolge una “complessa e sofisticata organizzazione di sfruttamento dei contenuti immessi in rete che vengono selezionati, indirizzati, correlati, associati ad altri, arrivando a fornire all’utente un prodotto audiovisivo di alta qualità e complessità dotato di una sua precisa e specifica autonomia”.
Secondo la Corte romana questa attività è riconducibile alla figura dell’hosting provider c.d. “attivo”, che non può godere del regime di esenzione di responsabilità previsto dall’art 14 della Direttiva.
Anche se non è previsto un obbligo generalizzato di sorveglianza e controllo, la Corte ha individuato la responsabilità di Vimeo sia là dove ha violato il dovere di diligenza previsto dal Considerando 48 della Direttiva sia nella teoria del c.d. “contatto sociale” che obbliga i soggetti interessati a comportarsi secondo correttezza e buona fede. Il Tribunale ha altresì affermato il principio secondo cui “appare legittimo esigere che un fornitore di servizi della società dell’informazione adotti tutte le misure che gli si possano ragionevolmente richiedere al fine di impedire l’utilizzo illecito dei contenuti memorizzati sulla sua piattaforma in violazione dei diritti di proprietà intellettuale”.
Oltre al risarcimento del danno, a Vimeo è stata inibita la pubblicazione di nuovi video estratti dai programmi televisivi oggetto della causa (in particolare contenuti tratti dal programma “Grande Fratello”), pena il pagamento di una penale di 1.000 euro per ogni violazione e a una di 500 euro per ogni giorno di ritardo. Il Tribunale ha altresì ordinato la pubblicazione del dispositivo della Sentenza, oltre che su due testate nazionali, sulla home page del portale vimeo.com.
La Sentenza è stata pronunciata proprio in momento in cui il tema della responsabilità degli internet service provider è in primo piano a livello europeo. Siamo infatti in attesa dell’approvazione della Direttiva europea sul copyright che all’art. 13 prevede un obbligo da parte degli IST di adottare misure e tecnologie atte a impedire violazioni di diritti d’autore, cioè dei “filtri” che permettano di selezionare e monitorare i contenuti caricati dagli utenti.