Participation exemption e soggetti esteri: ammissibile un’estensione interpretativa?
La tassazione in Italia dei capital gain realizzati da una società residente in Francia che detiene una partecipazione totalitaria in una società italiana comporta una diversa applicazione del regime di participation exemption rispetto a quella prevista per le società residenti in Italia. Tale distinzione è dovuta alle diverse regole applicabili per la determinazione del reddito imponibile: le plusvalenze realizzate dai soggetti esteri sono considerate redditi diversi di natura finanziaria, mentre quelle realizzate dalle società italiane sono computate in base alle norme per la determinazione del reddito d’impresa. La Commissione tributaria regionale Abruzzo, facendo uso del principio di diritto europeo sulla libertà di stabilimento, ha ritenuto di poter estendere il regime di maggior favore che il diritto nazionale accorda alle società residenti a una società francese che si era vista tassare un capital gain su quote sociali in base alla norma - giudicata discriminatoria - applicabile ai soggetti non residenti in luogo della - più favorevole - disciplina prevista per le società residenti in Italia.
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