Fiscalità internazionale

Quando la presenza di obbligazioni a carico dell’agente non configura una stabile organizzazione?

Tramite il rapporto di agenzia, l’impresa estera può svolgere il proprio business al di là dei confini Nazionali, esponendosi al rischio di dar vita ad una stabile organizzazione personale ogniqualvolta tra l’agente ed il preponente vi sia un legame di “dipendenza”.

Secondo il commentario OCSE costituisce un indice di dipendenza l’assoggettamento dell’agente alle dettagliate istruzioni del preponente.

Sembra opportuno coordinare questa conclusione con le caratteristiche peculiari del rapporto di agenzia, come individuate, sia a livello europeo, sia a livello nazionale, che sanciscono l’obbligo dell’agente - soggetto autonomo ed indipendente - di attenersi alle istruzioni del preponente.

E ciò, allo scopo di evitare un disallineamento tra qualificazione civilistica e fiscale, impedendo che genuini rapporti di agenzia sotto il profilo civilistico siano qualificati come stabili organizzazioni sul piano fiscale.

Spunto per affrontare tale delicato tema è costituito dalla sentenza della Commissione tributaria regionale Lombardia n. 4869/2017.

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