Uso distorto dell’AI: il sottile equilibrio tra efficienza e abuso comunicativo

Oltre la metà dei messaggi indesiderati viene oggi generata da sistemi di intelligenza artificiale (“IA”), con incrementi significativi di anno in anno[1]. Infatti, se nel 2024 la quota di spam prodotto da strumenti di IA si attestava intorno al 40%, nel 2023 non superava nemmeno il 10%. Si tratta di un incremento di natura esponenziale, che testimonia la rapidità con cui le tecnologie generative stanno influenzando anche gli ambiti meno virtuosi del digitale.

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Il contributo è stato originariamente redatto dal team dell’Osservatorio TMT & Data Protection, a cui si rimanda per il testo integrale.

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