Gen Z e Intelligenza Artificiale: la nuova era rimodella gli studi
La crescente attenzione delle nuove generazioni per la cultura organizzativa, la qualità delle relazioni professionali e l'innovazione tecnologica stanno spingendo gli studi legali a interrogarsi sul proprio modello. La professione è ancora attrattiva per i giovani? Cosa cercano davvero da un ambiente di lavoro?
Nell’articolo pubblicato oggi su ItaliaOggi Sette, Ferdinando Pastrello, Direttore Generale di Studio, riflette su come il dialogo con i giovani professionisti possa rappresentare una leva evolutiva per lo Studio nel suo complesso: «questa generazione non cerca un posto in cui iniziare la carriera, ma un ambiente in cui poter crescere con coerenza, essere ascoltata, e contribuire in modo visibile. È una generazione che pone attenzione alla cultura organizzativa, alla qualità delle relazioni e alla credibilità della leadership. Tutto questo ci spinge a porci una domanda: la professione legale è ancora attrattiva per le nuove generazioni? E se non lo è, cosa possiamo fare - concretamente - per renderla tale, senza snaturarne l'identità e i valori fondanti? La risposta, a mio avviso, sta nella capacità di mettersi in ascolto e di rinnovare alcuni paradigmi organizzativi. Dare visibilità ai percorsi di crescita, costruire occasioni di feedback autentico, promuovere una cultura dell'apprendimento continuo e di confronto costruttivo. Accogliere una nuova generazione non significa «adattarsi» a ogni sua richiesta, ma accettare la sfida di un dialogo. Uno scambio che può diventare leva evolutiva per lo Studio nel suo complesso.»
Sul tema si sono espresse anche Valentina Bianchin e Federica Daquino, Associate di Studio appartenenti alla Gen Z, che evidenziano aspettative sempre più chiare: ambienti stimolanti, valorizzazione del pensiero critico, sviluppo di competenze trasversali e attenzione alle persone.
Valentina Bianchin: «mi aspetto di lavorare in un ambiente che favorisca il confronto su pratiche complesse e diversificate, con spazio per l' approfondimento giuridico e la collaborazione all'interno di un ambiente giovane, stimolante e attento alla persona, dove si possa lavorare in gruppo positivamente.»
Federica Daquino: «mi accompagna un mix di entusiasmo, determinazione e desiderio di crescita. Mi aspetto di formarmi in un ambiente che favorisca il pensiero critico e valorizzi il contributo individuale, abbracciando l'evoluzione tecnologica che sta ridefinendo tempi, strumenti e modalità operative della professione. Il mio obiettivo è di acquisire maggiore autonomia e competenze sempre più trasversali con la consapevolezza che oggi il valore della nostra attività si misura anche con la capacità di generare valore concreto e duraturo.»
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