Nuova collaborazione Morri Rossetti e Giuffrè in ambito "Contenzioso Tributario"

Il nostro Dipartimento Contenzioso Tributario è stato coinvolto in una nuova iniziativa editoriale di Giuffrè: Modulo Specializzazione Contenzioso Tributario.

Il progetto, a cura di Sebastiano Stufano, si pone l’obiettivo di fornire una serie di contenuti di approfondimento in grado di dare un supporto pratico e di taglio operativo ai professionisti del settore. 

Nel quadro di una ormai consolidata collaborazione con Giuffrè, i nostri professionisti hanno contribuito al nuovo Modulo Specializzazione con i seguenti articoli, pubblicati sul portale MementoPiù, categorie “Focus” e “Orientamenti”: 

Abstract: L’apertura di pieghi sigillati, borse, casseforti, mobili, ripostigli e simili deve essere compiuta dai verificatori solo se preventivamente autorizzati dal Procuratore della Repubblica. In mancanza, il consenso del contribuente sostituisce il provvedimento autorizzativo. Le Sezioni Unite denunciano la mancanza di norme, accompagnate da sanzioni in caso di inadempimento, che pongano obblighi informativi a favore del contribuente sui propri diritti in sede di verifica fiscale.

 

Abstract: La prossimità tra il locale commerciale del contribuente e la sua privata abitazione (ancorché gli immobili non abbiano comunicazione interna, ma insistano nel medesimo fabbricato) determina il sorgere di un uso promiscuo di quest’ultima. Ne deriva che, ai fini della legittimità dell’accesso, l’autorizzazione del Procuratore della Repubblica non deve indicare i gravi indizi di violazioni tributarie.

 

Abstract: La questione afferente al difetto di giurisdizione anche nel campo del processo tributario ha interessato molto la giurisprudenza della Corte di Cassazione, la quale è stata chiamata più volte a meglio delineare i contorni di una normativa che, dal dato letterale, sembrerebbe prospettare una facoltà di eccepibilità pressochè illimitata, che lederebbe i canoni di speditezza ed economia processuale costituzionalmente previsti.

 

  • "L’effettiva portata del divieto di nuove prove nel grado d’appello del processo tributario", di Fabrizio Gaetano Pacchiarotti, Francesco Naio e Giulia Sabelli (in corso di pubblicazione)

Abstract: Nel processo tributario il grado di appello è caratterizzato dal tendenziale divieto dello ius novorum che, in forza del disposto di cui all’art. 58 d.lgs 546/1992, si estende anche al piano squisitamente probatorio. Con il presente contributo si intende fornire un quadro di riferimento delle regole (anche di matrice giurisprudenziale) che disciplinano la preclusione alla produzione di nuovi elementi probatori; preclusione che, pur non presentando le più stringenti limitazioni previste nel rito civile, si presta ugualmente a pregnanti temperamenti potenzialmente suscettibili di inficiarne la valenza pratica.