Cause di scioglimento della società e doveri dell’amministratore

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 11041 del 27 aprile 2023, ha stabilito che chi esercita in via giudiziale un’azione di risarcimento del danno nei confronti di uno o più amministratori che abbiano posto in essere atti gestori non meramente conservativi, pur essendosi già verificata una causa di scioglimento della società da questi ultimi amministrata, è tenuto a dar prova dell’esistenza dei fatti costitutivi della domanda, ma non della finalità non conservativa di tali atti gestori.

Tale onere probatorio, infatti, ricade in capo agli amministratori, i quali saranno eventualmente tenuti a dar prova che il fine degli atti da loro posti in essere fosse quello di conservare l’integrità e il valore del patrimonio sociale, in conformità a quanto disposto dall’art. 2486 c.c..

 

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Il contributo è stato originariamente redatto dal team dell’Osservatorio Corporate M&A, a cui si rimanda per il testo integrale.

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