Qualificazione delle stazioni appaltanti

Gli articoli 62 e 63 del d.lgs. n. 36/2023 e l’allegato II.4 definiscono il nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, e cioè il processo attraverso il quale le stazioni appaltanti attestano di possedere le capacità organizzative e professionali necessarie per gestire l’intero ciclo di vita di un contratto pubblico, dalle fasi di progettazione e affidamento sino a quella dell’esecuzione.


Attraverso la previsione di requisiti specifici, la qualificazione mira ad aumentare il grado di professionalità delle figure impiegate nello svolgimento delle procedure e a ridurre il numero delle stazioni appaltanti, riducendo i costi amministrativi legati ai processi di acquisto. In questo modo, viene data attuazione ai principi di efficienza e razionalizzazione della spesa, in quanto la concentrazione della domanda pubblica produce l’effetto di stimolare la concorrenza e ottenere prezzi più competitivi a fronte di fabbisogni più consistenti. Dal lato degli operatori economici, il vantaggio risiede nella creazione di un sistema di procurement altamente professionalizzato che garantisce il rapido e corretto svolgimento delle gare pubbliche, scongiurando il rischio di insorgenza di contenziosi e dei maggiori costi per sostenerli.
 

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