Suddivisione in lotti: il delicato equilibrio tra apertura al mercato ed economicità dell’affidamento
Il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023) prevede, in linea di continuità con il precedente Codice (D.Lgs. n. 50/2016) e in coerenza con il favor accordato dall’ordinamento eurounitario all’apertura del mercato dei contratti pubblici alle PMI, che la stazione appaltante debba procedere nel bando di gara con la regola della suddivisione in lotti.
Questa regola è rafforzata dall’obbligo, introdotto dall’articolo 58, comma 3, del D.Lgs. n. 36/2023, che richiede alle stazioni appaltanti di specificare nell’atto di indizione della gara i criteri qualitativi o quantitativi effettivamente adottati nella suddivisione in lotti, mirati a facilitare la partecipazione delle PMI.
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L'articolo integrale è stato pubblicato sulla Newsletter di Fondazione Inarcassa, edita dal Il Sole 24 Ore.
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