Corte di Cassazione, risponde delle sanzioni tributarie il consulente che partecipa alla frode

Risponde delle sanzioni tributarie il consulente fiscale che partecipa alla frode in qualità di esecutore materiale, ponendo in essere una condotta consistente nella trasmissione della dichiarazione. È la conclusione cui è pervenuta la Cassazione con la sentenza n. 21222 depositata in data 30 luglio 2024. Secondo la Suprema Corte, infatti, in tema di concorso nelle violazioni tributarie l’art. 9 D.Lgs. n. 472/1997 è norma compatibile con l’art. 7 D.L. n. 269/2003.

Ne consegue la configurabilità, in presenza di tutti gli elementi costitutivi, del concorso di persone terze nelle violazioni tributarie riferibili agli enti con personalità giuridica e la relativa sanzionabilità.

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Il contributo è stato originariamente redatto dal team dell’Osservatorio Giustizia Tributaria, a cui si rimanda per il testo integrale.

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