Eredità giacente: obblighi ai fini delle imposte sui redditi
L’istituto dell’eredità giacente è volto a garantire la conservazione e l’amministrazione del patrimonio ereditario durante il periodo intercorrente tra l’apertura della successione e l’accettazione dell’eredità, mediante la nomina di un curatore. Ai fini fiscali tale fattispecie è disciplinata dall’art. 187 del T.U.I.R. e, per i profili dichiarativi, nell’art. 5-ter del D.P.R. n. 322/1998. Molte le incertezze legate alla disciplina fiscale dell’eredità giacente, quali: il regime applicabile nel caso in cui la situazione di giacenza non intervenga immediatamente dopo l’apertura della successione, la disciplina fiscale applicabile alla pluralità di chiamati e l’ipotesi di mutamento dello stato giuridico dell’erede rispetto a quello del soggetto originariamente chiamato. Non è inoltre oggetto di una specifica disciplina l’ipotesi in cui solo uno dei chiamati accetti l’eredità, ad esempio perché è l’unico in possesso dei beni ereditari.
L'articolo completo è disponibile sul numero 5 di Corriere tributario, edito da Wolters Kluwer Italia.