La neutralità fiscale della fusione tra società non residenti
La fusione per incorporazione tra due società non residenti delle quali una detiene una partecipazione in una società italiana, non comporta il realizzo si fini fiscali di quest’ultima, configurandosi come operazione fiscalmente neutrale. Il principio, già affermato in passato, è stato ribadito dall’Agenzia delle entrate nell’ambito della risposta a interpello n. 294/2023.
La fattispecie posta al vaglio dell’Agenzia inerisce un’operazione di fusione per incorporazione che coinvolge due società di capitali, Alfa, in qualità di incorporata e Delta, incorporante, residenti in Israele. Entrambe le società sono integralmente detenute dalla società Beta (anch’essa residente in Israele) e non dispongono di una stabile organizzazione in Italia.
L’articolo è stato originariamente redatto dal team dell’Osservatorio Fiscalità Internazionale, a cui si rimanda per il testo integrale.
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