Garante Privacy: nuovo stop ai software che consentono di accedere alle email dei dipendenti
Con provvedimento n. 472 del 17 luglio 2024 (il “Provvedimento”), l’Autorità garante per la protezione dei dati personali (il “Garante Privacy” o l’”Autorità”) è tornata ad occuparsi della gestione della posta elettronica in ambito lavorativo, infliggendo una sanzione di 80.000 euro nei confronti di una società, per violazione della normativa in materia di protezione dei dati personali. Nello specifico, il Garante Privacy ha accertato che la società aveva:
- mantenuto attivo l’account di posta elettronica aziendale assegnato ad un proprio collaboratore, anche a seguito dell’interruzione del rapporto lavorativo;
- effettuato, nel corso del rapporto di collaborazione, un backup della posta elettronica e dei log di accesso, conservandoli oltre il termine del rapporto, per un periodo di data retention ritenuto non giustificato;
- utilizzato tali informazioni in un contenzioso contro il collaboratore, dopo averle analizzate attraverso indagini forensi.
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Il contributo è stato originariamente redatto dal team dell’Osservatorio TMT & DP, a cui si rimanda per il testo integrale.
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