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Il credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro agevola lo smart working

Il credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro può essere riconosciuto per le spese sostenute da imprese ed esercenti arte e professioni per investimenti connessi ad attività innovative, tra cui anche l’acquisto di apparecchiature e strumenti che possono favorire lo smart working. Sono quindi agevolabili anche le spese – sostenute in tutto il 2020 – per l’acquisto di programmi software, sistemi di videoconferenza, sistemi per la sicurezza della connessione. È quanto emerge dai chiarimenti resi dall’Agenzia delle Entrate, con la circolare del 10 luglio 2020, n. 20/E, sulle modalità di fruizione del credito d’imposta per adeguamento degli ambienti di lavoro di cui al decreto Rilancio. Il modello per comunicare le spese ammissibili deve essere trasmesso alle Entrate dal 20 luglio 2020 al 30 novembre 2021, con quali modalità?

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