Consulenza tributaria e tax compliance

Le modifiche allo split payment entrano nel vivo

Per identificare correttamente i soggetti nei cui confronti occorre emettere le fatture applicando il meccanismo dello split payment, dal 1° luglio 2017 i cedenti e i prestatori possono richiedere ai loro cessionari o committenti di rilasciare un documento nel quale viene attestata la loro riconducibilità ai soggetti a cui si applicano le disposizioni di cui all’art. 17-ter del D.P.R. n. 633/1972. È questa una delle modifiche previste dalla Legge n. 96/2017, di conversione del D.L. n. 50/2017, il cui art. 1 ha ampliato non solo il novero delle prestazioni di servizi che devono essere fatturate mediante l’applicazione della scissione dei pagamenti, ma anche la platea dei soggetti nei cui confronti occorre applicare la stessa, quali le società quotate e quelle controllate dagli enti pubblici. Con la pubblicazione del D.M. 27 giugno 2017 sono state individuate anche le modalità applicative del meccanismo in parola. Con le fatture emesse dal 1° luglio 2017, le nuove regole contenute nell’art. 17-ter della Legge IVA entrano nel vivo.



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