Misure cautelari antimafia: quali adempimenti fiscali per l’amministratore giudiziario?

Le misure cautelari antimafia comportano lo spossessamento dei beni del destinatario, che non può più adempiere in autonomia agli obblighi tributari agli stessi riferibili. La gestione e amministrazione di tali beni, pertanto, viene affidata a un amministratore giudiziario sul quale ricade una pluralità di adempimenti fiscali. All’amministratore giudiziario incombe l’obbligo di provvedere al versamento delle imposte e agli adempimenti dichiarativi nonché, ove ricorrano, agli obblighi contabili e a quelli previsti a carico del sostituto d’imposta.

Ai fini IVA l’amministratore giudiziario è tenuto a adempiere agli obblighi di fatturazione, registrazione, liquidazione e presentazione delle comunicazioni delle LIPE e della dichiarazione IVA annuale, nonché al versamento dell’imposta. Analogamente, è tenuto a predisporre il modello IRAP dichiarando il valore della produzione. 

La disciplina relativa alle misure di prevenzione, alla gestione e destinazione dei beni della criminalità organizzata sottoposti a misura cautelare è contemplata dal D.Lgs. n.159/2011 (Codice Antimafia), modificato dalla legge n. 161/2017. 

 

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