Residenza fiscale delle persone fisiche: collegamento con il territorio dello Stato in base ai soli interessi personali

Una persona fisica si considera residente fiscalmente in Italia se, per la maggior parte del periodo d’imposta, vi ha la propria residenza o il proprio domicilio, quest’ultimo da intendersi come il luogo in cui si sviluppano, in via principale, le relazioni personali e familiari della persona. È quanto prevede il decreto attuativo della delega fiscale recante la riforma della fiscalità internazionale.

La previsione permette di superare quella complicata valutazione di elementi non codificati e afferenti ad aspetti patrimoniali, economici, morali, sociali e personali, richiesta all’interprete per identificare la residenza fiscale. Viene inoltre trasformata, da assoluta a relativa, la presunzione di residenza fiscale quale conseguenza dell’iscrizione di una persona fisica alle anagrafi della popolazione residente per la maggior parte del periodo d’imposta.

 

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