Riforma fiscale italiana, Pillar 2 e agevolazioni fiscali
La Riforma Fiscale annunciata con la legge 111/2023 del 9 agosto prevede una serie di principi e di criteri direttivi generali che dovranno essere osservati dal Governo nell'emanazione dei decreti attuativi della riforma fiscale.
Tra i principi della riforma fiscale vi è l'armonizzazione delle regole in tema di reddito di imresa con le norme stabilite dalla direttiva 2022/2523 la quale recepisce le regole formulate dall'OCSE int ema di minimum tax (“Pillar 2”). Come noto, il Pillar 2 prevede, in caso di effective tax rate inferiore al 15%, l'applicazione di un'imposta aggiuntiva fino al raggiungimento di tale soglia. Anche il decreto di recepimento della direttiva in Italia è in fase di implementazione.
La preoccupazione è giustificata dal fatto che la direttiva impone l’entrata in vigore del Pillar 2 (cioè la Global Minimum Tax) dal 1° gennaio 2024 e, ancorché applicabile solo a gruppi nazionali o internazionali con fatturato superiore a 750 milioni di euro, comporta un trattamento peggiorativo per gli incentivi basati sulla riduzione di base imponibile o su riduzioni di aliquota dell’imposta sui redditi societari. La riforma fiscale dovrà, quindi, mettere mano alla meccanica con cui vengono garantiti i benefici in questione perché altrimenti potrebbero diventare inefficaci.
Il contributo è stato realizzato per la Newsletter Norme & Tributi di ottobre 2023 di AHK Italien dal nostro Dipartimento Fiscalità Internazionale.
La Newsletter Norme & Tributi di AHK Italien relativa al mese di ottobre 2023 è disponibile qui.