Dichiarazione IVA 2025: come correggere errori e omissioni

Il 30 aprile è il termine ultimo per presentare la dichiarazione annuale IVA. Come è possibile correggere eventuali errori od omissioni?

E quali sono le sanzioni nelle quali si può incorrere, anche alla luce del nuovo quadro sanzionatorio ridisegnato dal D.Lgs. n. 87/2024 (che trova applicazione a decorrere dalle violazioni commesse dal 1° settembre 2024)? Senza dimenticare anche eventuali violazioni prodromiche alla presentazione della dichiarazione (come errori nella fatturazione, omessi versamenti e indebita detrazione dell’imposta), che sono autonome rispetto a quelle inerenti agli obblighi dichiarativi.

A ridosso della scadenza del termine del 30 aprile 2025 per la presentazione della dichiarazione annuale IVA per l’anno 2024, occorre pensare a quali possano essere i rimedi per correggere errori o violazioni commessi sia in ordine al versamento dell’imposta che della presentazione della dichiarazione stessa. E ciò soprattutto in considerazione del nuovo scenario relativo alle sanzioni amministrative, disegnato dal D.Lgs. n. 87/2024, che trova applicazione con riferimento alle violazioni commesse dal 1° settembre 2024.

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