Tax Advisory

Fattura elettronica e novità 2022: acquisto di beni da fornitori UE con installazione in Italia

Cessioni di beni da fornitori UE con istallazione in Italia? Come assolvere agli obblighi IVA dal 1° gennaio 2022? È questo uno degli interrogativi che ci si pone, in prossimità dell’entrata in vigore dal 2022, dell’obbligo di utilizzo nei nuovi codici “Tipo documento” nel tracciamo xml della fattura elettronica. Infatti, le cessioni di beni mobili spediti da altro Stato UE in Italia per essere ivi installatati, montati o assiemati dal fornitoreodaun terzo per suo conto si qualificano ai fini  IVA come cessioni domestiche.
In conseguenza, in ossequio al disposto dell’art. 17, comma 2, del D.P.R. n. 633/1972, l’imposta deve essere assolta dall’acquirente mediante il meccanismo del reverse charge. A tal fine, l’acquirente (soggetto IVA italiano), ricevuta la fattura cartacea del fornitore UE dovrà predisporre un altro documento, contenente sia i dati necessari per l’integrazione sia gli estremi della fattura ricevuta dal fornitore estero, e inviarlo tramite SdI con Tipo documento TD19 che verrà recapitato solo al soggetto emittente.

Dall’abrogazione dell’esterometro ai nuovi codici “Tipo documento”

Dal 1° gennaio 2022 per effetto dell’abrogazione dell’esterometro prevista dalla Legge di bilancio 2021, i dati relativi alle operazioni intercorse con soggetti non residenti o stabiliti nel territorio dello Stato dovranno essere comunicati all’Agenzia delle entrate mediante l’utilizzo del Sistema di Interscambio (SdI), secondo il formato della fattura elettronica.

In particolare, la trasmissione dei dati relativi alle operazioni transfrontaliere dovrà avvenire:

  • per quel che attiene le operazioni attive, entro i normali termini di emissione delle fatture che ne certificano i corrispettivi;
  • con riferimento alle operazioni passive, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di ricevimento dei documenti cartacei comprovanti l’operazione o di effettuazione delle operazioni.

A tal riguardo, pertanto, sono state introdotte alcune modifiche alle specifiche tecniche del tracciato xml della fattura elettronica2, prevedendo un significativo ampliamento dei codici “Tipo documento”da utilizzare.
Infatti, fino al 31 dicembre 2020 il codice relativo al “Tipo documento”TD20poteva essere utilizzato sia per emettere l’autofattura c.d. spia, nel caso di mancata emissione della fattura da parte del cedente/prestatore, sia per emettere autofattura per l’acquisto di servizi da soggetti extra-UE e per assolvere il reverse charge “interno” ed “esterno”.

L'articolo è pubblicato in forma integrale su Fiscalità e Commercio Internazionale - Wolters Kluwer.