Holding e PEX tra punti fermi e incertezze interpretative

Il regime PEX di cui all’art. 87 T.U.I.R. trova applicazione, inter alia, a condizione che la società ceduta svolga un’effettiva attività commerciale e sia residente in uno Stato a fiscalità ordinaria. Nel caso di holding, la verifica di tali requisiti deve essere effettuata non in capo alla holding stessa, bensì in capo alle società operative sottostanti. Trattasi di una normativa che è fonte di notevole complessità nella pratica e che determina alcune rilevanti incertezze interpretative.

Tali incertezze attengono alla stessa definizione di holding e all’applicabilità della disciplina delle holding in caso di strumenti finanziari diversi dalle azioni. Inoltre, alla luce delle modifiche normative intervenute negli ultimi anni, potrebbero sorgere dubbi in merito alle modalità con cui valutare il requisito della residenza in uno Stato a fiscalità ordinaria. La tesi dell’inapplicabilità della PEX in caso di trasferimento di sede all’estero della holding, sostenuta dall’Agenzia delle Entrate, è infine oggetto di un intenso dibattito in dottrina.
 

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