Il licenziamento per superamento del periodo di comporto del lavoratore disabile: i limiti della responsabilità datoriale

Un caso particolare di licenziamento per superamento del periodo di comporto riguarda l’eventualità in cui il lavoratore sia rimasto assente dal lavoro per un periodo di tempo prolungato a causa non già di uno stato morboso, ma di una disabilità, della quale il datore di lavoro può o meno essere consapevole.

Tale provvedimento è, secondo la giurisprudenza maggioritaria, illegittimo allorquando esso sia ricollegabile a una discriminazione indiretta verso il dipendente coinvolto a opera del datore.

Ma quando risulta integrata, effettivamente, tale discriminazione?

Cosa è chiamato a fare il datore per evitare di incorrere in una tale responsabilità?

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