Confisca del profitto del reato in caso di dichiarazione fraudolenta

La Corte di Cassazione, III Sezione Penale, con la sentenza n. 48807 del 7 dicembre 2023, si è pronunciata in materia di confisca del profitto derivante dal reato di Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti nel caso in cui una persona fisica sia contemporaneamente soggetto che emette e soggetto che utilizza le fatture per operazioni inesistenti.

Il caso

I giudici di merito hanno ritenuto responsabile del reato di cui all’art. 2 D.Lgs. 74/2000 il legale rappresentate di una Società, per aver annotato nelle dichiarazioni fiscali relative agli anni di imposta 2013 e 2014, elementi passivi fittizi avvalendosi di fatture per operazioni inesistenti emesse da un’Associazione.

L’istruttoria dibattimentale ha consentito di accertare che il legale rappresentante della Società aveva creato l’Associazione, della quale era stato dichiarato amministratore di fatto, al fine di ottenere un vantaggio fiscale derivante da una complessa operazione di sponsorizzazione te le due realtà economiche, rivelando di conseguenza che l’imputato era l’unico dominus dell’operazione commerciale oggetto di contestazione.

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Il contributo è stato originariamente redatto dal team dell’Osservatorio 231, a cui si rimanda per il testo integrale.

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