Controlli “difensivi” sulle email del dipendente: quando sono illeciti e le conseguenze

Una recente sentenza del Tribunale di Roma ha dichiarato nullo il licenziamento di un dirigente per accesso illecito alla corrispondenza elettronica, mettendo in luce le delicate problematiche legate ai controlli difensivi e sottolineando la necessità di sospetti fondati e il rigoroso rispetto della normativa sulla privacy.

Più nel dettaglio, i giudici romani hanno sottolineato che il datore di lavoro è autorizzato a raccogliere informazioni solo successivamente all’insorgere del fondato sospetto, specificando che debbano ritenersi “utilizzabili solo le notizie successive al legittimo controllo”.

L’insorgenza di un fondato sospetto sembrerebbe, dunque, non solo individuare il momento in cui il controllo può essere attuato, ma circoscrivere altresì l’ambito della raccolta delle informazioni, che potrebbe avvenire, quindi, solo “da quel momento in poi” e non riguardare informazioni afferenti a momenti precedenti.
 

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