Assistenza scolastica ai figli disabili di lavoratori frontalieri

La Corte di Giustizia dell’Unione ha dichiarato l’illegittimità della norma nazionale che condiziona il godimento di un vantaggio sociale al possesso della residenza nel Paese di riferimento.

Con la sentenza del 10 luglio 2025 (causa C‑257/24), la Corte di giustizia dell’Unione europea ha affermato un principio di particolare rilevanza in materia di parità di trattamento e libera circolazione dei lavoratori: l’aiuto all’inserimento scolastico per i figli minori disabili, previsto dalla normativa nazionale (nel caso di specie, dall’ordinamento tedesco), non può essere negato ai figli di lavoratori frontalieri cittadini dell’Unione per il solo fatto di risiedere in un diverso Stato membro.

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Il contributo è stato originariamente redatto dal team dell’Osservatorio Labour, a cui si rimanda per il testo integrale.

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