“Gestione e controllo dell’ente”: ampliamento della nozione e possibili effetti

Si segnala la recente sentenza della Corte di Cassazione, V Sezione Penale, n. 3211 del 2024, nell’ambito della quale gli Ermellini hanno colto l’occasione per pronunciarsi sulla portata estensiva dell’art. 5 del D. Lgs. 231/2001 e di conseguenza sull’ampliamento dei margini di responsabilità degli enti derivante da reato presupposto.

Il procedimento a carico di una società è scaturito dalle condotte di accesso abusivo a sistema informatico realizzate da alcuni soggetti apicali di altro soggetto giuridico, i quali - in epoca successiva alla realizzazione di tali condotte illecite - erano confluiti nella società indagata, diretto competitor della Società di provenienza.

I giudici di merito avevano ritenuto la società competitor responsabile per il reato di cui all’art. 24-bis D. Lgs. 231/2001 in ragione del reato di accesso abusivo a sistema informatico commesso dagli imputati a danno della Società di provenienza.

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Il contributo è stato originariamente redatto dal team dell’Osservatorio 231, a cui si rimanda per il testo integrale.

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