Rider: rapporto di lavoro tra autonomia e subordinazione

Massima

L'attività lavorativa del rider che opera all'interno e per le finalità dell'organizzazione della società titolare di una piattaforma digitale presenta i connotati propri della subordinazione. 
La prestazione lavorativa del ciclofattorino, infatti, in virtù dell'utilizzo di un algoritmo proprio di tale piattaforma, volto a determinare i meccanismi di  classificazione e di prenotazione delle fasce di disponibilità dei collaboratori, risulta, nei fatti, non solo organizzata, ma anche diretta dal titolare della piattaforma stessa e il lavoratore, oltre a non avere alcuna incidenza sulle finalità di una tale organizzazione, non sarebbe nemmeno soggetto ad alcun rischio di impresa.

Il caso

La vicenda in esame prende le mosse dal ricorso depositato da un rider che ha chiesto al Tribunale di Milano di accertare che il rapporto di lavoro autonomo in essere con una piattaforma digitale di food delivery fosse riqualificato in forma subordinata o, in subordine, che si applicasse comunque allo stesso la disciplina tipica di tale rapporto, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, del D.lgs. n. 81 del 2015.

 

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