Riunioni da remoto: il necessario progresso tecnologico dell'OdV

Lo spiacevole avvento della pandemia ha costretto a rivedere molte delle abitudini che caratterizzavano la vita privata e lavorativa di ciascuno.

Tra i tanti ambiti della vita relazionale che sono stati toccati da questo cambiamento rientrano certamente le riunioni di lavoro. Per gran parte dei professionisti, infatti, prima delle forzate limitazioni imposte dalla legislazione di emergenza, lo svolgimento di una riunione da remoto (in teleconferenza o videoconferenza) era considerata un’opzione del tutto secondaria, da preferire all’incontro in presenza solo in caso di una considerevole distanza spaziale tra i partecipanti.

Ma, come sosteneva Dostoevskij, si sa che la migliore definizione che si possa dare all’uomo è quella di “un essere che si abitua a tutto”. E così come per tante altre consuetudini mutate, anche quella delle riunioni di persona ha perso la sua centralità, lasciando spazio alle videochiamate, alle quali ormai si ricorre anche per incontri tra persone che si trovano nella stessa città.

Come sono cambiate le riunioni per l'OdV

Uno dei grandi benefici derivanti da questo cambiamento è certamente il risparmio di tempo che l’assenza di spostamenti da un luogo all’altro nel corso della giornata lavorativa consente. E l’ottimizzazione del tempo, specialmente per professionisti il cui tempo è letteralmente denaro, ha una rilevanza fondamentale nell’organizzazione quotidiana del lavoro.

Non è rimasto certamente immune da questi cambiamenti l’Organismo di Vigilanza, i cui membri negli ultimi anni hanno fortemente implementato l’utilizzo di piattaforme di web conferencing per svolgere le loro riunioni periodiche.

Anche in questo caso, lo svolgimento delle riunioni da remoto ha apportato dei benefici che, oltre a quelli già sopra descritti, concernono anche la semplificazione di numerosi aspetti che si riferiscono nello specifico all’attività dell’OdV.

 

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