Sequestro finalizzato alla confisca per i reati tributari: la riforma fiscale valorizza la rateizzazione
La legge delega per la riforma fiscale (L. 111/2023), in accoglimento dei reiterati moniti della Corte Europea, ha demandato al Governo una vasta e profonda opera di revisione del sistema sanzionatorio amministrativo, tributario e penale.
Di particolare interesse, nell’ottica della bozza di riforma, è il secondo comma dell’art. 12-bis D. Lgs. 74/2000, che favorisce l’estinzione del debito erariale mediante le procedure tipicamente tributarie rispetto al rimedio prettamente penalistico della confisca.
La revisione del sistema sanzionatorio penal-tributario alla luce della legge delega
Gli interventi che negli ultimi decenni hanno inciso sulla fisionomia del sistema penal-tributario si sono contraddistinti oltreché per una logica frammentaria – non inquadrata cioè in un complessivo quadro volto a ridisegnare l’impianto sanzionatorio – per un progressivo inasprimento della risposta sanzionatoria e per un irrigidimento nei rapporti tra i due ambiti processuali, perdendo di vista coerenza ed equità del sistema.
Una diversa prospettiva anima, oggi, la legge delega per la riforma fiscale (L. 111/2023) che, nel dichiarato (quanto auspicato) intento di rendere maggiormente proporzionale l’attuale assetto in accoglimento dei reiterati moniti della Corte Europea, ha demandato al Governo una vasta e profonda opera di revisione.
La delega in parola è contenuta all’articolo 20 della citata legge, che assurge a fulcro della riforma delineando i criteri direttivi per la messa in atto di una profonda revisione del sistema sanzionatorio tributario, amministrativo e penale. L’art. 20, infatti, ne prevede la razionalizzazione anche attraverso una maggiore integrazione tra le varie sanzioni, ai fini del completo adeguamento al principio del ne bis in idem codificato dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che ricorre allorquando i fatti contestati siano giuridicamente identici nei propri elementi strutturali, ossia condotta, evento, nesso causale, circostanze di tempo e di luogo. ll viceministro Maurizio Leo, del resto, aveva chiarito che in sede di riforma del sistema sanzionatorio “verranno adeguate le norme relative alla non punibilità agli indirizzi emersi dalla giurisprudenza, aiutando chi non può pagare per cause di forza maggiore, chi decide comunque di mettersi in regola, anche attraverso la rateizzazione, pagando l'intera imposta, le sanzioni (ridotte) e gli interessi" (F. Machina Grifeo, Cdm, primo via libera alla riscrittura delle sanzioni tributarie, Il Sole 24 Ore, 21 febbraio 2024).
In tale direzione il Consiglio dei Ministri ha approntato lo schema del nono decreto attuativo della legge delega, concernente importanti novità volte alla revisione dei decreti del 1997 disciplinanti le sanzioni amministrative, nonché del D. Lgs. 74/2000 in materia di reati tributari.
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Il presente contributo è stato redatto dai Team degli Osservatori 231 e Giustizia Tributaria, nell'ambito della rubrica mensile "Focus Penale Tributario".
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